Storia e logistica:
Il museo è stato inaugurato
nel 2000 ed è situato nell’antica chiesa dei Santi Fabiano e
Sebastiano, edificata nell’Alto Medioevo, sconsacrata e restaurata
di recente dopo lunghe vicissitudini: già in epoca carolingia vi era
una chiesa cristiana con tanto di campanile esterno e con annesso un
cimitero; fu poi una chiesa gentilizia della famiglia Duni, che nel
1500 dovette lasciare il Ticino in quanto sostenitori della Riforma.
Fu in seguito officiata da un cappellano agli ordini dei tre parroci
di Ascona. Durante la peste del 1600 venne impiegata quale
lazzaretto e camera mortuaria; durante la prima guerra mondiale fu
anche stalla per i cavalli dell’esercito svizzero.
I quattro percorsi museali:
Disposto su di una modesta
superficie espositiva di soli 105 m2 e articolato in 7
vetrine, il museo si presenta subito al visitatore come uno spazio
ben illuminato, molto arieggiato e intenso di stimoli. Infatti,
quattro sono i percorsi museali:
Dopo la visione di una grande didascalia
topografica che illustra molto bene tutte le modifiche
architettoniche della chiesa nel tempo, sono esposti vari frammenti
medievali di pietra scolpita, una vasca battesimale romanica,
colonnine e capitelli ornati a motivo vegetale e a intreccio.
Ben conservati sono visibili dapprima parti di
affreschi medievali e rinascimentali, poi fanno bella mostra alcune
pregevoli tele. il quadro sicuramente di maggior pregio è una
“Madonna con Bambino” di Paolo Veronese; un’“Incredulità di San
Tommaso”, pregevole antica copia del Caravaggio; lo “Sposalizio
della Vergine” del Morazzone e un’“Ultima cena”, inizialmente
attribuita a Lorenzo Lotto.
Cinque vetrine, con candelabri, calici,
ostensori, croci, messali, lampade, incensieri, carteglorie e
reliquiari, sono belle testimonianze dell’epoca barocca. Due vetrine
con indumenti e arredi liturgici. Una bella campana del 1773. Una
pregevole Madonna con Bambino in legno di scuola tedesca del 1400. E
infine la berretta cardinalizia rossa di San Carlo Borromeo,
dimenticata ad Ascona tre giorni prima di morire, dopo aver dato
inizio alla costruzione del Collegio Papio di Ascona, l’ultima sua
grande opera terrena.
Sulla parete nord per una lunghezza totale di 14
metri 9 pannelli danno spazio a esposizioni temporanee. Per l’anno
2023 è prevista una riflessione con immagini e testi sul
soffitto della chiesa di Zillis (GR).
Proposta culturale e di riflessione:
Questo piccolo e prezioso
museo non è stato pensato solo per sollevare l’interesse storico,
artistico e religioso del visitatore, ma per invitarlo a soffermarsi
e meditare per un istante sull’importante innata dimensione umana
della spiritualità, che spesso e volentieri ci sfugge e viene
dimenticata. Partendo dall’archeologia e dalla cultura cristiana
antica per terminare sul tema suggestivo della mostra temporanea,
l’augurio è che chi esce dal museo sia stato sollecitato a vedere
oltre se stesso, verso una spiritualità non necessariamente
religiosa o confessionale.
Museo
parrocchiale d’arte sacra San Sebastiano
Apertura da aprile a ottobre
Me / Gi /
Ve / Sa dalle 17.00
alle 18.30
Entrata libera
Per ulteriori visite:
parrocchiaascona@gmail.com