PARROCCHIA
DI ASCONA

Chiesa di S. Maria della Misericordia (Collegio Papio)

La chiesa dedicata a Santa Maria della Misericordia è consacrata il 23 ottobre 1442.

L’architettura presenta una semplice aula, coperta da un soffitto a cassettoni, chiusa ad est da un coro quadrato voltato a crociera e ad ovest da una facciata a capanna, aperta da un portale, nella cui lunetta è dipinta l’immagine dalla Madonna della Misericordia. Lungo le pareti della navata si aprono due altari dedicati rispettivamente alla Madonna della Quercia, a sinistra e alla Vergine del Rosario, a destra.

L’altare di San Carlo Borromeo è realizzato nel 1610, anno della canonizzazione dell’arcivescovo di Milano.

Sulle pareti della navata si trovano alcune tele dedicate alla vita di San Carlo Borromeo. Tre tele sono di Pietro Francesco Pancaldi-Mola (1739-1780), quella di San Carlo che distribuisce i beni ai poveri, quella del Santo che visita gli appestati, e un ultimo dipinto, posto in fondo alla chiesa che rappresenta San Carlo che indica all’architetto il luogo in cui sorgerà il Collegio Papio.

Sull’altare maggiore è conservato il magnifico polittico di Giovanni Antonio De La Gaia del 1519. Il polittico è diviso in due registri: quello superiore, dove è dipinta l’Assunzione della Vergine attorniata da angeli con ai suoi piedi gli Apostoli stupefatti; nel registro inferiore è dipinta la Madonna della Misericordia tra i Santi Domenico e Pietro Martire.

Oltre agli splendidi affreschi del coro – i più antichi – la chiesa ospita altri dipinti murali lungo la navata e sull’arco trionfale. Questa vasta serie di dipinti riflette sia l’arte gotica cortese, sia quella popolare della seconda metà del ‘400, che quella dei pittori vaganti prealpini, attivi tra il 1450 e i primi decenni del ‘500.

Il bellissimo ciclo di dipinti murali del coro illustra alcune storie del vecchio e nuovo Testamento.

Sulla parete di sinistra sono raffigurati sessantasei riquadri dedicati all’antico Testamento: dalla Creazione, alle storie di Adamo ed Eva, a quelle di Noè, di Abramo, di Giuseppe e di Mosè. Si tratta di sei gruppi di storie concepite e narrate come pagine miniate di un libro aperto sulla parete. La delicatezza stilistica e la ricchezza di dettagli, fanno di questi affreschi una delle pagine d’arte del gotico cortese più interessanti conservante in Ticino. Il recupero di questi affreschi si è concluso nel 2002.

Sulla parete di fronte si trovano invece trentasei riquadri dedicati alla vita e alla passione di Cristo, dipinte da una seconda bottega di pittori vaganti.

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La parete di fondo ospita l’immagine di una Crocifissione e sopra quella della Madonna della Misericordia, affiancata dai Santi Pietro e Paolo. Negli spicchi della volta si trovano i Padri della Chiesa Latina, l’immagine di Cristo attorniato dai quattro Evangelisti, e San Pietro, San Materno e San Fabiano. Questi ultimi sono due santi particolarmente venerati ad Ascona.