Suor Ginetta, Suor Ginetta,
è mattino presto,
dove vai così di fretta?
Quasi correndo, con mèta sicura,
inizi la tua giornata,
poco importa se fa freddo o tu sia accaldata.
Ogni ora è preziosa e non va sprecata:
c’è molto da fare, organizzare e sbrigare.
L’avresti mai immaginato
che quel lontano giorno d’agosto
fino a qui ti avrebbe portato?
Arrivasti qui con la valigia in mano
e pensasti tosto: Ma che bel posto!
Se Dio vuole, forse qui un pochino ci resto,
non dovrò andarmene col mio passo lesto.
Tanti anni son già passati,
quanti bimbi hai amato, curato,
educato e guidato.
Ormai ad Ascona un nuovo gergo è stato creato:
“Scatolina!”,
“Ti rimpicciolisco!”,
“Adesso mi alzo!”
e “Mi fai salire la pressione!”.
Non possiamo che dirti che queste tue parole
ci danno tanta emozione:
quando le sentiamo, cara Suor Ginetta,
di una cosa sicuri siamo:
ci rendiamo conto di quanto ti amiamo!
Grazie Suor
Gi
❤
[Margherita]